Bill Viola: il padre della videoarte

Osservare un’installazione video di Bill Viola significa essere coinvolti e diventare i protagonisti dell’opera allo stesso tempo. Il padre della videoarte vuole connettere due realtà che si intrecciano quotidianamente e che apparentemente sembrano opposte: quella umana e quella digitale. Infatti, da più di trent’anni, le sue video-installazioni sono diventate sempre più grandi, a più canali e ad altissima risoluzione, utilizzando schermi a cristalli liquidi o ricorrendo ad installazioni video-sonore. Per registrare ed editare i suoi video, Viola utilizza le più recenti e avanzate tecnologie digitali e ipnotizza gli spettatori con l’azione rallentata, ovvero lo “slow-motion”, con cui infonde all’immagine una nota tragica.

Bill Viola - foto 1
Bill Viola - foto 2

L’arte di Bill Viola si rivolge anche a colui che non è interessato all’arte perché le sue opere non consentono un controllo sull’immagine, ma prevedono un coinvolgimento emotivo che suscita i meccanismi inconsci nell’uomo. In questo modo, lo spettatore si ritrova circondato da immagini e da suoni contorti, proprio come la complessa psiche umana. Viola affronta quei grandi dubbi che l’uomo si pone quotidianamente, come il senso dell’esistenza, la morte, il destino, la rinascita, le relazioni tra anime e l’illusorietà dell’io. Pertanto, l’artista invita lo spettatore a riflettere su questi temi narrati attraverso immagini ed effetti speciali che portano lo spettatore ad una meditazione spirituale.

Bill Viola - foto 3

Viola mescola sperimentazioni tecnologiche, tradizione (con la reinterpretazione dei capolavori dalla storia dell’arte) ed esplorazione della spiritualità, divenendo il punto di collegamento tra arte del passato ed arte e tecnologia del presente. L’obiettivo del videoartista più famoso al mondo è quello di indagare l’umanità attraverso la tecnologia ( billviola.com ).