Dadaismo

Questo movimento artistico prende piede durante la Prima Guerra Mondiale (194-1918), proprio perché tutti i valori umani vengono sconvolti dall’orrore del grande conflitto. Nasce un disgusto verso la società, in primo luogo verso le classi dirigenti e il potere economico, che è in gran parte causa delle guerre, e verso la cultura contemporanea. È questo lo spirito che anima un gruppo di giovani intellettuali di varie nazionalità, rifugiatisi nella Svizzera neutrale per sfuggire alla guerra.

Dadaismo - foto

«Dada» è una rivolta morale contro la civiltà del tempo e vuole demolire tutto per ricostruire il mondo in modo diverso, dove l’uomo diventa il protagonista ( Peggy Guggenheim Collection ). Il movimento muove i suoi primi passi in un cabaret, fondato a Zurigo nel 1916 da questi rifugiati, i quali manifestano, con un atteggiamento ironico e provocatorio, la loro disapprovazione alla guerra. Il dadaismo non è un’estetica e non si interessa al valore artistico, ma è un modo di concepire che si traduce nel creare stupore nello spettatore per rimuovere le sue abitudini mentali ( Museum of Modern Art ). L’arte non esiste, anzi tutto è arte: per esempio, un oggetto comune, messo in una certa posizione invece che un’altra può diventare arte ( Philadelphia Museum of Art ). Il dadaismo è la negazione dell’arte, o meglio, la dimostrazione che non esiste l’arte come qualcosa di elevato, ma che qualsiasi oggetto costruito dall’uomo è frutto della sua creatività e quindi è arte.